Missione

Invernadero esiste per trovare modi semplici e socialmente responsabili che aiutino gli esseri umani a prendersi cura di tutti gli esseri viventi.

E lo fa contemplando insieme un’evidenza tanto importante quanto costantemente posta in oblio: le piante non hanno bisogno di noi, ma noi sì che abbiamo bisogno di loro.

Un percorso non necessariamente lineare - una sorta di dialogo potremmo dire - che trae spunto e si rifà apertamente all’incredibile e mirabile Regno delle Piante, nella ferma convinzione che molto possiamo trarre, anche dalla sola osservazione di un popolo così longevo.

Abbrivio

Con “prendersi cura” quivi intendiamo un atto di amore gratuito che mette in circolo elementi positivi, innescando una concatenazione di eventi - azioni, parole, pensieri - che aiutino a star bene e far stare bene.


In un momento storico in cui la parola “contagio” porta con sé una serie di valori negativi, poniamo in evidenza au contraire il valore della bellezza e della gentilezza quali vettori estremamente positivi di contagio. Un sorriso inaspettato può essere portatore sano di una piccola gioia, la cui forza tende a un moto che non si esaurisce - non si consuma! - bensì s’accresce a ogni rimbalzo, a ogni tocco.


Prendersi dunque cura di sé, attraverso il nutrimento della propria mente. Prendersi cura degli altri, con un regalo autentico e di alta qualità, che faccia vibrare l’anima per la forza del suo messaggio, o la grazia delle sue linee.

Ma, più di tutto, aver cura dei propri pensieri guardando alla resilienza delle piante, alla splendida capacità di solvere problemi, restando ancorate al luogo in cui questi hanno origine.


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